Prima:
Dopo:
Chirurgia per la risoluzione di problematiche odontoiatriche. La branca che si occupa della risoluzione di problematiche odontoiatriche con l’ausilio di strumentazione cruenta: estrazione di denti inclusi, denti del giudizio, fibromi, epulidi.
Il recupero funzionale ed estetico di elementi compromessi da carie o traumi.
La moderna odontoiatria conservativa si occupa del restauro di elementi dentari compromessi da processi cariosi e con l’avvento dei nuovi materiali compositi, che simulano perfettamente nel colore e nella luminosità il dente naturale, si è aperta una gamma di interventi estetici fino a qualche anno fa non immaginabili sia nei settori posteriori che anteriori della bocca. Grazie alle innovative tecniche di sbiancamento è possibile anche ridare luminosità ad un sorriso senza alterare la struttura del dente.
’endodonzia è la base dell’odontoiatria restaurativa e ricostruttiva. L’endodonzia è la base dell’odontoiatria restaurativa e ricostruttiva. Quando un processo carioso o la frattura di un dente coinvolgono l’organo pulpare (il nervo), causandone un danno irreversibile è necessario intervenire devitalizzando, per prevenire l’insorgere di dolorose infiammazioni o di ascessi.Talvolta è necessario reintervenire su devitalizzazioni precedenti in quanto non corrette e fonte di possibili infezioni. L’esame radiografico, fondamentale per porre diagnosi in odontoiatria, in endodonzia è irrinunciabile perché è l’unico strumento che ci permette di “vedere” all’interno della radice del dente, è quindi molto importante la possibilità di effettuare lastre con apparecchiature digitali che emettono un quarto della dose di raggi emessa da un radiografico tradizionale e che permettono di conservare la radiografia endorale in una cartella informatica del paziente senza possibili alterazioni nel tempo.
Le tecniche odontoiatriche con finalità estetiche.
L’odontoiatria moderna, fermo restando come obiettivo principale la prevenzione e la cura delle patologie del cavo orale, si occupa con innovative tecniche di sbiancamento di eliminare decolorazioni di varia origine, come quelle causate da vecchie devitalizzazioni, traumi, pigmentazioni da nicotina o coloranti naturali in modo indolore e non dannoso per la struttura dentale.
La scienza che si occupa dell’apparato masticatorio. La gnatologia è la scienza che si occupa dell’apparato masticatorio, sistema estremamente complesso costituito da tre componenti fondamentali:
Se la gnatologia è tutto ciò allora possiamo dire che l’odontoiatria è gnatologia e che non dovrebbe esistere il ruolo di gnatologo ma ogni odontoiatra deve operare con finalità gnatologiche. Nell’accezione più comune il gnatologo è colui che si occupa di problematiche dell’ATM ovvero limitatamente delle disfunzioni dell’occlusione e dei disordini temporomandibolari. Essendo l’apparato masticatorio estremamente complesso è altresì elevata la possibilità che una delle sue componenti subisca un danno e che la risoluzione di tale danno sia complicata quanto il sistema stesso. Fortunatamente però l’organismo umano è dotato di forti potenzialità di adattamento per cui molto spesso riesce ad operare “compensazioni” tanto efficaci da escludere interventi esterni. Quando il danno supera le capacità di adattamento allora subentra la patologia che nel caso dell’ATM può manifestarsi inizialmente solo con “rumori” articolari o con forme algiche più o meno severe a volte accompagnate da limitazioni funzionali.
La pulizia dei denti professionale detta anche igiene dentale o detartrasi serve a mantenere sana la dentatura naturale rimuovendo completamente tartaro e placca dentale in modo da prevenire patologie importanti; inoltre, una buona igiene è indispensabile a far durare nel tempo il lavoro del dentista evitando di spendere altro denaro. La pulizia dei denti quotidiana che si fa a casa non basta a rimuovere tutta la placca e il tartaro soprattutto quello sotto gengivale che spesso causa malattie. La placca è una patina morbida facilmente rimovibile ma se non viene eliminata rapidamente dallo spazzolino si trasforma presto in tartaro. Il tartaro è così duro che nessun strumento oltre a quello del dentista riesce a rimuoverlo. La pulizia dei denti viene fatta con strumenti a ultrasuoni che emettono vibrazioni e rompono i frammenti duri del tartaro. Durante la pulizia, lo strumento contemporaneamente vibra e spruzza acqua nebulizzata che lava via i detriti e mantiene bassa la temperatura.
Per la pulizia sottogengivale dei denti si utilizzano strumenti a ultrasuoni costituiti da punte sottilissime molto anatomiche e maneggevoli che non vibrano. Viene utilizzata in genere l’anestesia locale per cui si tratta di terapie assolutamente indolori. Quando necessario, la pulizia dentale prevede, dopo la rimozione di placca e tartaro, anche l’eliminazione delle macchie dentali e la lucidatura finale. A tale scopo si utilizza una pasta lucidante e uno spazzolino particolare che agisce sulla superficie dello smalto dei denti. In alternativa alla pasta e allo spazzolino si può adoperare anche un getto di acqua e bicarbonato mediante un apparecchio chiamato Airflow. Quando il dentista lo richiede è possibile integrare la pulizia dei denti con una seduta di laser-terapia. Il Laser è in grado di rimuovere i batteri presenti al di sotto della gengiva che gli strumenti manuali non riescono ad eliminare. Questo tipo di terapia è indicato che per chi è predisposto alla malattia parodontale o in presenza di tasche gengivali. La frequenza delle sedute viene consigliata dall’igienista o dal dentista in base alle caratteristiche del paziente e alla tendenza di quest’ultimo ad accumulare placca e tartaro. Comunque è buona norma, in assenza di particolari criticità fare l’igiene ogni 6 mesi.
Terapia ortodontica con sistema Invisaling
Terapia ortodontica con bracket trasparenti
La branca che si occupa di correggere disgnazie e disallineamenti dentari. Un trattamento ortodontico si può ritenere di successo se al termine dello stesso i denti sono correttamente e stabilmente allineati, in grado di fornire una efficiente funzione masticatoria ed una buona estetica del viso.
Indicazioni al trattamento ortodontico: esempi di malocclusioni che richiedono un intervento correttivo.
A questi grandi gruppi occorre sommare tutte le circostanze, in questa sede difficili da riassumere, in cui il trattamento ortodontico diviene mezzo propedeutico indispensabile all’ odontoiatria conservativa, protesica e parodontale e pertanto richiesta da colleghi specialisti di altre discipline al fine di ottenere il miglior risultato funzionale ed estetico per ciascun paziente.
La terapia dei tessuti parodontali (gengiva, legamento parodontale, cemento radicolare, osso alveolare).
Nelle fasi terapeutiche della parodontite (la più comune è quella cronica dell’adulto) identifichiamo 3 momenti:
Col tempo, i denti assorbono pigmenti dal cibo, dalle bevande, dai collutori e dal fumo, alterandone la luminosità e facendoli apparire più gialli.
Lo sbiancamento denti è un trattamento odontoiatrico estetico che consente di riportare a un colore più naturale i nostri denti, ma anche di renderli più bianchi e più splendenti.
I prodotti per sbiancare i denti funzionano grazie alla liberazione di ossigeno presente al loro interno nel momento in cui vengono posti a contatto con i denti. Queste molecole di ossigeno assorbite dai tessuti duri dentali (smalto e dentina) vanno a disgregare le molecole responsabili dell’alterazione cromatica.
Esistono due approcci allo sbiancamento dentale:
Tuttavia, le procedure di sbiancamento non funzionano se sui denti ci sono macchie di fumo o di caffè, o se c’è accumulo di placca e tartaro: pertanto queste alterazioni devono essere rimosse il giorno stesso della seduta sbiancante.
È importante sottolineare che lo sbiancamento dentale agisce soltanto sui denti naturali, mentre non agisce su corone protesiche, otturazioni o altro materiale da restauro presente nel cavo orale.
La durata del tono di bianco raggiunto dopo lo sbiancamento dipende molto dalle abitudini personali. Ad esempio, nei fumatori tenderà inevitabilmente a durare meno rispetto ai non fumatori; lo stesso vale per i consumatori abitudinari di tè e caffè. Il tono di bianco, in ogni caso, non sarà completamente perso nel tempo, quindi non tornerà più al tono pre-sbiancamento.
Lo sbiancamento professionale non è assolutamente dannoso per i denti e lo smalto dentale in quanto si tratta di una procedura medica collaudata e controllata da professionisti del settore. I prodotti utilizzati sono sicuri anche se il loro uso deve essere effettuato o consigliato esclusivamente da dentisti e igienisti dentali. Non si può dire la stessa cosa dei prodotti sbiancanti fai da te, che inoltre possono rimuovere o mascherare le macchie sulla superficie dei nostri denti, ma nulla possono sui pigmenti all’interno dello smalto.